L’indagine Istat “La vita quotidiana” (liberamente scaricabile dal loro sito, 2684 kb) si rivela un interessante giacimento di informazioni sulla pratica religiosa degli italiani, confermando che continua a scendere. La pubblicazione di alcuni prospetti (pp. 173-176) consente tuttavia di svolgere anche un’analisi ancora più approfondita a livello di età, genere e geografia. Alcuni dati erano già noti: sono più religiosi gli anziani, le donne e i meridionali, mentre l’assenza di pratica religiosa è più evidente tra i giovani, i maschi e gli abitanti del centro Italia. Ritengo tuttavia sia ancora più interessante il dato di chi non va mai in chiesa e di chi ci va almeno una volta la settimana, perché rappresenta una sorta di confronto diretto tra ‘credenti reali’ (33,4%) e ‘miscredenti di fatto’ (17,2%). Ebbene, i miscredenti di fatto superano già oggi i credenti reali in alcuni segmenti: giovani tra i 18 e i 34 anni; maschi tra i 18 e i 44 anni; residenti in Emilia Romagna e Toscana. |