Campania: Statuto e radici cristiane, uno schiaffo alla storia e due alla Costituzione

di Stefano Faraoni
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La stampa ha dato grande risalto all’approvazione, da parte del Consiglio Regionale della Campania, dell’articolo 5 dello Statuto, in cui si fa un preciso richiamo alle “radici cristiane”.

Se qualcuno si prendesse la briga di percorrere a ritroso la storia della Regione Campania, non potrebbe non constatare la straordinaria complessità etnico-culturale e la polivalenza tradizionale di una Regione che forse come poche è stata influenzata da tendenze o “sommovimenti” che hanno percorso, quasi “spazzato” questa terra nel corso dei millenni.

Ischia, museo Lacco, reperti greci

I riti pagani del panteon greco si mischiavano a quelli del panteon etrusco, l’altra grande popolazione ad alto grado di civilizzazione presente nei territori più interni. Due grandi radici, due filoni etnici sui quali ha cominciato a crescere la pianta “Campania”, tra infiorescenze, impianti e successivi innesti che ne hanno fatto un albero così complesso.

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