Se non avete alcuna intenzione di recitare il mantra Trick or Treat o di travestirvi da vampiro, strega o scheletro perché considerate la festa del 31 ottobre un’insopportabile americanata, dovrete ricredervi. La tradizione della notte in cui i morti ritornano è la versione edulcorata del Capodanno celtico [2] Samhain. E quindi affonda robuste radici nella civiltà contadina europea, come racconta [3] Halloween. Nei giorni che i morti ritornano. Tanto che in appendice al libro c’è una raccolta di tutte le tradizioni italiane nei giorni da Ognissanti a [4] San Martino. Riti di saluto all’estate, di attesa del riposo invernale per l’agricoltura, questue in omaggio ai defunti che hanno molto in comune con le celebrazioni Made in Usa.
Sistemata la questione filologica, c’è da pensare a come divertirsi la notte del 31 restando in Italia.
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