Kupala o la Festa di San Giovanni e i suoi riti
di Aldo Marturano
il contadino russo è molto sensibile alle vicissitudini del sole nel firmamento. Ogni strana variazione come un’eclissi o la vista di macchie o una cometa etc. è vista come una minaccia per la propria esistenza e questi fenomeni eccezionali, talvolta unici, sono guardati come una punizione a lui inflitta per aver forse sbagliato o peccato e quindi questa è la punizione meritata. Al contrario il Solstizio d’Estate, che oggigiorno cade fra nella notte fra il 24 e il 25 giugno, rappresenta un fenomeno astronomico abbastanza caratteristico, periodico e molto favorevole alle attività umane perché il sole ha rallentato la sua corsa attraverso il firmamento e proprio in questo periodo addirittura “si ferma”. E’ vero, anche la notte si accorcia e, come a Novgorod o a Pskov, il sole rimane quasi senza interruzione nel cielo lasciando che le messi imbiondiscano e la natura goda della luce vivificatrice. Dunque il Solstizio è un miracolo che si ripete.
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