Singolare decisione dell'arcivescovo della diocesi barese
"Impossibile garantire un sereno prosieguo della vita monastica"
Le religiose sono state trasferite in un altro convento
E' rimasta solo la superiora: la sua nomina era stata contestata dalle altre
di GIOVANNI DI BENEDETTO
BISCEGLIE (BARI) - La crisi delle vocazioni non c'entra. È pur vero che le suore sono ormai una rarità: in assenza di problemi economici, però, se un monastero di clausura chiude, il motivo deve essere sicuramente un altro. Almeno a Bisceglie. Poche, appena tre, ma anche litigiose le monache del convento Santa Chiara. E così il vescovo di Trani, Giovan Battista Pichierri, usa le maniere forti. Con un decreto decide: "Niente più celebrazione della santa messa e ritiro immediato dell'Eucarestia dalla cappella del monastero".
L'avviso è pubblico, oltre che perentorio, e porta la data del 30 agosto. I fedeli mormorano e chiedono spiegazioni. "Cosa succede là dentro?". Le voci si inseguono per tutta l'estate, il mistero diventa sempre più fitto, nessuno che sappia rispondere. Fino a quando la storia diventa di dominio pubblico costringendo la diocesi a correre ai ripari.
|