Un «vuoto generazionale» può farli sparire in pochi decenni
di Guido Santevecchi
di Guido Santevecchi
LONDRA — Il cambiamento climatico questa volta non c'entra, con buona pace del premio Nobel Al Gore. Ma la foresta di Sherwood, teatro della leggendaria sfida tra Robin Hood e lo sceriffo di Nottingham, rischia di scomparire. Il problema è che molte delle grandi querce hanno superato gli ottocento anni e stanno raggiungendo la fine della loro vita naturale. Fino a qualche decennio fa nel grande parco nazionale si schiantava in media un vecchio albero all'anno, ma ultimamente il ritmo è passato a cinque e continua a salire.
La distesa di querce gloriose è stata mangiata dai campi seminati, da città e villaggi, strade e miniere di carbone. E dai taglialegna della regina Elisabetta I che nel 1588 dovevano rifornire di legno la flotta inglese di Sir Francis Drake. |