Per gentile concessione dell'autore, ecco gran parte del testo del monologo recitato da Daniele Luttazzi
Un’opportuna premessa ad un post insolito. Questa mattina sia “il manifesto” che “l’Unità” hanno dato ampio risalto a Daniele Luttazzi pubblicando lunghi stralci del suo monologo, quello che La7 ha censurato, facendo circolare l’idea, pretestuosa e falsa, che il programma “Decameron” fosse stato cancellato dal palinsesto a causa delle offese rivolte a Giuliano Ferrara, autorevole (si dice sempre così) collaboratore dell’emittente televisiva. Il testo è stato recitato, domenica sera, all’Ambra Jovinelli di Roma e in realtà c’è ben altro che si collega armonicamente alla genuflessione del novello Pd all’arroganza della Curia di non volere un registro delle unioni civili, che già esiste in altre località italiane, proprio a Roma. Libera Chiesa (fin troppo sì) in libero Stato ancora un’utopia (pensando pure al pluridecennale vassallaggio nei confronti di Washington).
Dovreste trovare qui il movente della sua improvvisa decapitazione dalla tv... |